Di due sorelle, ce n’è sempre una che osserva e l’altra che danza… Carlina ed Elena, fiori dello stesso giardino, adesso che vi siete ritrovate, riprendete a danzare assieme tra le stelle… Riposate in pace!

Di due sorelle, ce n’è sempre una che osserva e l’altra che danza… Carlina ed Elena, fiori dello stesso giardino, adesso che vi siete ritrovate, riprendete a danzare assieme tra le stelle… Riposate in pace!
25 NOVEMBRE – GIORNATA INTERNAZIONALE PER L’ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Solo un piccolo uomo usa violenza sulle donne per sentirsi grande..
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è stata istituita partendo dall’assunto che la violenza contro le donne sia una violazione dei diritti umani. Tale violazione è una conseguenza della discriminazione contro le donne, dal punto di vista legale e pratico, e delle persistenti disuguaglianze tra uomo e donna.
Nella ricorrenza del 25 novembre mi associo nel dare il mio piccolo contributo fotografico con l’intento di promuovere una riflessione intorno al tema. Alcune immagini tratto da una rappresentazione di danza intitolato “Non più Vittime del Silenzio” realizzato all’interno del progetto Leggere per ballare, per la regia di Arturo Cannistrá e con il coinvolgimento di varie scuole di Danza del territorio romagnolo. Lo spettacolo Non più vittime del silenzio ha coinvolto un gruppo di giovani ballerini e ballerine che, hanno riproposto in chiave moderna le famose pagine di letteratura, dando plasticamente conto di un tema drammaticamente attuale.
Un evento eccezionale per una ricorrenza straordinaria: 200 anni dalla composizione dell’Infinito da parte di Leopardi. Si è svolto al teatro Masini questo evento in cui la poesia è stata letta e proposta al pubblico con un altro linguaggio: quella della danza, il tutto accompagnato dalle musiche di Vivaldi. Presente a completare la rappresentazione il poeta Davide Rondoni, direttore del Centro della Poesia della Università degli Studi di Bologna che assieme al regista Arturo Cannistrà ha definito la drammaturgia. Giulia Coliola ha svolto un importante lavoro di coordinamento e approfondimento tra le scuole di danza. Coreografe sono gli insegnanti delle scuole di danza che hanno partecipato. Qui la poesia e alcune immagini della serata. Sempre caro mi fu quest’ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo; ove per poco Il cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l’eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s’annega il pensier mio: E il naufragar m’è dolce in questo mare. |
Scomparsa la luce dopo il tramonto, in quell’oscurità si può sognare…
Ho la testa sulle spalle… ma da troppo le spalle tra le nuvole…
Una fontana… una moneta… un desiderio…
Le nuvole in cielo… sono come i sogni quando vagano nel fondo della nostra mente…
In sella ad un cavallo posso placare lo slancio verso l’infinito… e sentirmi, anche solo per un istante, più vicino al cielo…
…se mi cercate, sono nella torre più alta di un castello… vorrei imparare a volare
Vago sempre con la testa tra le nuvole… illusoria maniera di esserti più vicino e raccogliere i tuoi auguri!
Niente e nessuno potrà separare due metà … neppure il tempo!
Siamo belli come mosaici, pezzi di luce, amore, storia, stelle incollate insieme con la magia, la musica, le parole… ma comunque fragili…